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Ci PiacCiamo! ospite de “La Rosa Bianca”

La rosa bianca. Un altro genere di storie

“Stereotipi di genere nell’infanzia:
la voce dei bambini” 

24 settembre 2013, ore 20.30, presso
la Cineteca Sarda a Cagliari.

Le ruote del furgoncino Ci piacCiamo! riprendono il loro viaggio nel meraviglioso mondo delle Differenze, percorrendo con caparbietà le strade che molteplici lo attraversano, tra gli stretti tornanti del Pregiudizio e le curve panoramiche delle Relazioni e del Confronto.
Ci piacCiamo! presterà questa volta la sua voce alta e fanciulla alla denuncia delle discriminazioni di genere rivolte contro le donne. E lo farà nel modo che conosce e che ama: sfogliando collettivamente, su una larga parete, le pagine dei libri illustrati per bambini e dando lettura alle storie che ai bambini parlano e di bambini dicono. E gli adulti? Gli adulti che siano i benvenuti: le storie narrate sono rivolte al loro cuore e alla loro riflessione, prima di tutto.

L’Associazione culturale Menabò sarà ospite della serata dal titolo “Stereotipi di genere nell’infanzia: la voce dei bambini”, esordio della lunga e articolata rassegna di teatro e cinema “La Rosa Bianca. Un altro genere di storie”. L’appuntamento è previsto per il giorno 24 settembre 2013, alle ore 20.30, presso la Cineteca Sarda (Viale Trieste, 126) a Cagliari. Dedicata agli stereotipi di genere, con un’attenzione rivolta nello specifico alle forme in cui essi determinano macroscopiche o più sottili aggressioni e mortificazioni dell’esistenza delle donne e delle loro potenzialità, la rassegna si prolungherà fino al 21 dicembre 2013, in un alternarsi di incontri, dibattiti, mostre, performances musicali, proiezioni, spettacoli teatrali, che avranno sede alla Cineteca Sarda e presso lo spazio teatrale della Vetreria in Via Italia a Pirri – Cagliari. La Rosa Bianca nasce dalla collaborazione tra la compagnia teatrale Il Crogiuolo, la Cineteca Sarda – Società Umanitaria e l’Associazione SNOQSE NON ORA QUANDO – Cagliari.

Libri per i Bambini, ovvero… Robusti Scarponi da Montagna

Omosessualità e omogenitorialità nei libri per bambini

scarponiLibri per i Bambini, ovvero… Robusti Scarponi da Montagna

Parlare di omosessualità e omogenitorialità a partire dai bambini.
E farlo tra adulti, prima di tutto. Perché, mi sono chiesta.
Mi sono chiesta se abbia un senso, e quale senso.

Ho provato allora a giocare il gioco infantile dei perché – che è gioco assai serio, è la sintesi di quella che è stata definita l’infinita meraviglia di fronte alle cose, determinante nello sviluppare il desiderio di conoscenza. E’ insomma l’esordio del pensiero filosofico, il più spontaneo e naturale, per quanto sembri sproporzionato affermarlo, e questo esordio è nei bambini, che con apparente ingenuità ma in realtà con grande spregiudicatezza, chiedono “perché di notte tutto è buio” – chiedono “un albero pensa?” – chiedono “perché hai due mamme?” – chiedono “perché siamo qui?”.
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